Disponete di un posto libero di apprendistato OSA o ACSS e desiderate occuparlo con una persona adeguata. Qui di seguito trovate informazioni preziose in merito al processo di reclutamento di persone in formazione giovani o adulte.
Procedura di selezione
Il decorso ideale tipico della procedura di selezione:
- Visionare il dossier di candidatura per la preselezione
- Accertare l’idoneità
- Colloquio di presentazione
- Stage di prova/d’orientamento e d’osservazione con colloquio finale
- Eventualmente chiedere referenze
- Decisione
- Trattative salariali
- Firma del contratto di tirocinio
Qui di seguito trovate le tappe spiegate nel dettaglio:
Accertamento dell’idoneità
Durante l’accertamento dell’idoneità si tratta di scoprire se la candidata/il candidato è idonea/o alla professione sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista scolastico. Ciò dovrà essere valutato con l’ausilio del dossier di candidatura, eventuali test d’idoneità, il colloquio di presentazione, tramite uno stage di prova/d’orientamento e d’osservazione e la richiesta di referenze.
Con riferimento al profilo richiesto per l’operatrice/tore socioassistenziale, secondo SAVOIRSOCIAL i seguenti requisiti sono fattori importanti per l’accertamento dell’idoneità:
- Buona capacità di comunicazione orale e scritta
- Interesse all'assistenza e all'accompagnamento di persone
- Senso di responsabilità
- Resistenza fisica e psichica
- Capacità ad adattarsi a situazioni mutevoli
- Disponibilità a sviluppare ulteriormente la propria personalità
- Capacità d’immedesimazione
- Piacere a lavorare in equipe
- Disponibilità ad orari di lavoro irregolari
Colloquio di presentazione
Indicazioni generali:
- Fare riferimento al dossier di candidatura Menzionare gli aspetti di quest’ultimo che hanno convinto
- Chiedere alla-al candidata-o di riferire di eventi vissuti
- Badare alla scelta delle parole, alla franchezza, alla trasparenza, alla congruenza, alla disponibilità alla riflessione.
- La candidata-il candidato giunge al colloquio preparata-o?
Stage d’orientamento e d’osservazione
Ai sensi di una valutazione possibilmente oggettiva della futura persona in formazione, SAVOIRSOCIAL raccomanda di inserire durante lo stage d’orientamento e d’osservazione alcuni compiti (standardizzati) uguali per tutte-i le-i candidate-i.
Spesso alle-ai candidate-i estroverse-i risulta più facile convincere le persone che si occupano della selezione. Si tratta però di verificare se la persona in formazione si integra nell’intera equipe di lavoro e nel gruppo delle persone assistite.
Indicazioni generali in merito allo stage d’orientamento e d’osservazione:
- lo stage d’orientamento e d’osservazione deve avere una durata di 2, al massimo tuttavia di 3 giornate.
- La futura persona in formazione forse proviene direttamente dalla scuola, dunque da una struttura quotidiana ben scandita e necessita di tempo per adattarsi.
- La futura persona in formazione dovrà avere a disposizione una persona di riferimento responsabile che l’accompagna durante la giornata e con cui svolge regolarmente dei colloqui.
- Durante lo stage di prova la futura persona in formazione dovrà accompagnare un-a bambina-o, una persona con disabilità o una persona anziana durante la giornata e osservarla-o.
- Lo stage d’orientamento e d’osservazione dovrà svolgersi sull’arco di una giornata intera: da quando le persone assistite si alzano fino a quando vanno a dormire, dall'arrivo fino al commiato. Ciò comporta che la futura persona in formazione lavora in orari diversi, una volta presto, l'altra volta tardi.
- La futura persona in formazione deve pure avere l’opportunità di collaborare con altre-i operatrici-tori e con familiari delle persone assistite.
- La futura persona in formazione non va mai lasciata da sola con le persone assistite. Semmai si può osservare il suo modo di lavorare con le persone assistite.
- Non occorre avere particolare riguardo per la futura persona in formazione, ma non vanno neppure generate situazioni difficili create artificialmente. Essa-egli dovrà essere confrontata-o con situazioni diverse.
- Durante lo stage d’orientamento, collaboratrici-tori diverse-i dovranno tenere colloqui con la futura persona in formazione e lavorare con essa (non solamente futuri superiori, bensì pure futuri membri dell’equipe).
- Durante lo stage d’orientamento e d’osservazione la futura persona in formazione dovrà descrivere per scritto, in azienda durante l’orario di lavoro, almeno un evento o una situazione vissuti durante lo stage d’orientamento e d’osservazione. In tal modo risulta più facile valutare o verificare la capacità di espressione scritta della persona.
- L’equipe e le persone assistite dovranno essere preparati alla futura persona in formazione.
- È obbligatorio tenere un colloquio finale o di valutazione (cfr. capitolo 6). Il riscontro, in tale contesto, dovrà riferirsi unicamente a criteri osservabili o misurabili. Occorre evitare affermazioni non comprovabili (ad es. riguardanti la personalità della-del candidata-o o presunzioni).
Nel manuale sulla formazione di base in azienda del CSFO trovate Promemoria per un programma di stage d’orientamento e d’osservazione, un diario di stage e il rapporto dei responsabili dello stage.
Colloquio di valutazione in seguito allo stage d’orientamento e d’osservazione
Indicazioni generali:
- Tenere un colloquio con poche persone, in presenza del responsabile dello stage d’orientamento e d’osservazione
- Nei confronti della-del candidata-o giocare sempre a carte scoperte, essere trasparenti.
In caso di risposta negativa: Se una candidata/un candidato non adempie i requisiti dell’azienda, occorre comunicarlo in modo sincero e corretto. Dai riscontri la candidata/il candidato può trarre insegnamenti su come autovalutarsi e ottenere così chiarezza per l’ulteriore ricerca di un posto di tirocinio o dell’ulteriore ricerca di una professione. Comunicate la vostra valutazione, ponete l’accento sui punti forti. Fornite indicazioni per il prosieguo della ricerca di un posto o della scelta della professione, indirizzate le persone agli uffici dell’orientamento professionale, ad altre professioni, eventualmente ad altre aziende se secondo voi la candidata/il candidato sia idonea/o ad assistere un altro gruppo di persone.
Chiedere referenze
La richiesta di referenze è importante quando si tratta di scegliere future persone in formazione. Le domande che si desiderano porre alla persona di riferimento (per i giovani di regola si tratta di un docente, per gli adulti spesso sono superiori dei posti di lavoro precedenti) vanno preparate in modo mirato. In tale contesto si raccomanda di chiedere informazioni perlomeno sugli argomenti seguenti:
- Attestati scolastici o di lavoro
- Efficienza e disponibilità a impegnarsi
- Capacità di lavorare in equipe e di gestire i conflitti
- Settori d’interesse
- Comportamenti
Il colloquio con le persone di riferimento fornisce però pure l’opportunità di discutere di impressioni sorte durante il colloquio di presentazione e-o lo stage di prova/d’orientamento e d’osservazione della futura persona in formazione. Può inoltre risultare utile porre domande inerenti ai risultati di test di idoneità effettuati.